Cos’è una startup innovativa

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Una startup innovativa è, come definito dal Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179, una “società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, di diritto italiano oppure Societas Europea, le cui azioni o quote non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione.”

Ma quali sono i requisiti che deve avere una società di capitali per essere considerata una startup innovativa?

I requisiti sono 7:

  • Dalla costituzione della società e per i successivi 24 mesi:  I soci, persone fisiche, devono detenere 51% di azioni o quote e diritti di voto
  • Possono accedere alla Start up le società costituite che non operano da più di 48 mesi
  • Le società devono deve avere la sede principale dei propri affari e interessi in Italia
  • Il valore della produzione annua, a partire dal secondo anno di attività, non deve superare i 5 milioni di euro
  • La società non deve distribuire o aver distribuito utili
  • La società deve avere come oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico
  • La società non deve essere stata costituita a seguito di una fusione, scissione societaria o di una cessione di azienda o di ramo di azienda

Inoltre deve soddisfare almeno uno dei seguenti criteri:

  • Le spese per la ricerca e sviluppo devono essere uguali o superiori del 20% rispetto all’importo sostenuto tra il costo e il valore della produzione. Non rientrano in questa fattispecie le spese per l’affitto o l’acquisto di beni immobili anche se utili allo svolgimento dell’attività di impresa mentre sono ammissibili le spese per la sperimentazione di nuovi prodotti e servizi, prototipi e sviluppo del business plan, le spese relative ai servizi di incubazione forniti da incubatori certificati, i costi lordi di personale interno e consulenti esterni impiegati nelle attività di ricerca e sviluppo, inclusi soci ed amministratori, le spese legali per la registrazione e protezione di proprietà intellettuale, termini e licenze d’uso. L’effettuazione delle spese totali è assunta tramite dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante della start-up innovativa;
  • La società deve impiegare una forza lavoro altamente specializzata che ha svolto o sta svolgendo un  presso un’università italiana o straniera, oppure che sia in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno 3 anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all’estero. Tale forza lavoro, deve essere assunta dalla società in qualità di dipendenti o di collaboratori a qualsiasi titolo, con una percentuale uguale o superiore ad 1/3 del personale già assunto.  Oppure per almeno 2/3 da soci o collaboratori a qualsiasi titolo in possesso di laurea magistrale;
  • La società deve essere titolare o depositaria o licenziataria di almeno un brevettorelativo ad un’invenzione industriale, biotecnologica o relativa ai semiconduttori e alle varietà vegetali.

Una volta verificato che la società di capitali in questione possiede tutti e 7 i precedenti requisiti e soddisfa almeno uno dei precedenti criteri potrà iscriversi alla sezione speciale del registro delle imprese e beneficiare delle agevolazioni riservate a questa particolare categoria.

In particolare le agevolazioni riservate alle startup innovative sono le seguenti:

  • È stata introdotta, con il D.M. 17.02.2016, una nuova possibilità di redazione dell’atto costitutivo per le startup innovative, ossia tramite un modello standard tipizzato, scaricabile dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico, e successivamente firmarlo digitalmente;
  • È previsto l’esonero dai diritti camerali e dall’imposta di bollo;
  • È consentito alle Start up innovative costituite in forma di s.r.l., di creare categorie di quote dotate di particolari diritti (ad esempio quote che non attribuiscono diritti di voto o che ne attribuiscono in misura non proporzionale alla partecipazione), effettuare operazioni sulle proprie quote, emettere strumenti finanziari partecipativi, offrire al pubblico quote di capitale;
  • Sono previste facilitazioni nel ripianamento delle perdite: in caso di riduzione del capitale di oltre un terzo, il termine entro il quale la perdita deve risultare diminuita a meno di un terzo viene posticipato al secondo esercizio successivo (invece del primo esercizio successivo). In caso di riduzione del capitale per perdite al di sotto del minimo legale, l’assemblea, in alternativa all’immediata riduzione del capitale e al contemporaneo aumento dello stesso ad una cifra non inferiore al minimo legale, può deliberare il rinvio della decisione alla chiusura dell’esercizio successivo;
  • E’ prevista l’inapplicabilità della disciplina sulle società di comodo;
  • E’ previsto esonero dall’obbligo di apposizione del visto di conformità per compensazione dei crediti Iva fino a 50.000 euro;
  • La startup innovativa può assumere personale con contratti a tempo determinato della durata massima di 36 mesi. All’interno di questo arco temporale, i contratti potranno essere anche di breve durata e rinnovati più volte, senza i limiti sulla durata e sul numero di proroghe previsti dal Jobs Act.
    Al termine dei 36 mesi, il contratto potrà essere ulteriormente rinnovato una sola volta, per un massimo di altri 12 mesi, portando la durata complessiva del rapporto di lavoro a 48 mesi;
  • E’ lasciato alle parti stabilire quale parte della remunerazione sia fissa e quale variabile, fatto salvo un minimo tabellare;
  • E’ prevista la possibilità di una remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale: la PMI innovativa può remunerare i propri collaboratori con strumenti di partecipazione al capitale sociale (come le stock option), e i fornitori di servizi esterni attraverso schemi di work for equity. A questi strumenti fa capo un regime fiscale e contributivo di estremo favore, cioè non rientrano nel reddito imponibile ma sono soggetti soltanto alla tassazione sul capital gain.

Tutti questi incentivi, se sfruttati nel modo giusto, possono aiutare molto una startup nel suo percorso di crescita. Perché alla base di tutto c’è, oltre che l’idea, una buona execution. E saper sfruttare al meglio (e correttamente) tutti gli strumenti messi a disposizione dalla legge significa sicuramente partire un passo avanti.

 

 

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